È proprio vero che nel Belpaese può avvenire di tutto, nel bene, nel male. Il più delle volte nel male. Come commenta- re altrimenti la decisione della seconda Sezione penale della Corte di Cassazione che ha deciso di annullare la sentenza di condanna di secondo grado della Corte d’Appello di Ge- nova contro Giovanni Berneschi e gli altri del suo gruppo per la maxi-truffa da 22 milioni di euro ai danni del ramo assicurativo Carige «Vita nuova»?
In appello, davanti a quella Corte, Berneschi era stato condannato a otto anni e sette mesi di reclusione, cinque mesi in più rispetto al primo grado, ma la Corte di Cassazio- ne ha deciso di accogliere l’eccezione di incompetenza che era già stata sollevata, sia in primo che in secondo grado, dalla difesa di Berneschi perché, con un autentico cavillo procedurale, ha ritenuto l’eventuale reato di riciclaggio il più grave tra quelli contestati, e ha ritenuto, altresì, che fos- se stato sicuramente commesso a Milano. Ciò contro altre interpretazioni per le quali i reati più gravi erano stati invece commessi - ed è molto più credibile questo - a Genova.