Su quella autentica tragedia che è stato l’aumento di capitale della SAIPEM per i suoi azionisti privati e i risparmiatori, abbiamo ricevuto molte lettere tra cui quella di L. N. che volentieri pubblichiamo perché dice tutto lo sdegno dei risparmiatori per come sono andate le cose e per come sono stati trattati. Anzi, ci complimentiamo con lui per essere riuscito a sfuggire alla trappola del secondo aumento di capitale, ancora più penalizzante del primo.
Scrive: «Tutto ha inizio nel 2015. Compro azioni sai ben a circa € 2,3 ciascuna per un totale di circa € 30.000. Ai primi di febbraio partecipo all’aumento di capitale sociale perdendo parte delle quote, estrema- mente svalutate a zero cinquantadue 100 e contro 22.000 azioni al prezzo di zero trentasei ciascuna. Nel frattempo ci sono diversi accorgimenti, ho cercato di rimediare più volte cercando di abbassare quanto più possibile prezzo di ogni singola azione acquistandone di nuove a prezzi inferiori, nella speranza vana di re- cuperare quanto meno la cifra investita. Arrivo al 2022 qui con 15.000 azioni, ma mi accorgo che la si- tuazione è ormai compromessa e vendo tutto ad un prezzo irrisorio. Posso documentare documentalmen- te ciò che le ho scritto».